![]() | Paleontologia sistematica |
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Sistematica
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Definizione della Sistematica
La sistematica identifica le relazioni tra esseri sia viventi che fossili e rappresenta tali relazioni in sistemi gerarchici che, a loro volta, ne costituiscono la classificazione. La scienza dell'anatomia studia gli organismi nelle loro affinità anatomiche, diversità, reciproche relazioni e abbraccia tutte scienze biologiche comparate e anche l’etologia.
In base agli studi anatomici dei viventi è possiblile descrivere i loro organi interni e le loro caratteristiche e quindi attribuire loro un valore sistematico e collegarli quindi ad una precisa catergoria sistematica che ne prermetterà infine la classificazione.
Nel caso dei fossili le parti “molli” di norma non sono conservate, pertanto questa scienza ne è penalizzata in quanto ci si può basare solo sulla descizione degli organi e parti conservate e visibili.
![]() L'anatomia in paleontologia Un esempio di denominazione delle parti anatomiche in paleontologia può essere quello di un trilobite. In questo caso infatti si hanno solo a disposizione le parti esterne come si può osservare nel fossile di Acadoparadoxites mureorensis proveniente dai giacimenti del Cambriano del Marocco (per gentile concessione del Museo di Storia Naturale Don Bosco di Valsalice di Torino). Dato che dell'organismo è estinto da centinaia di milioni di anni ne esiste solo una impronta esterna su modello interno, l'unica possibilità per un esame anatomico è solo quella di assegnare alle sue parti caratteristice un nominativo. |
Compiti della sistematica
La Sistematica identifica le relazioni tra esseri sia viventi che fossili e rappresenta tali relazioni in sistemi gerarchici ne permettono la classificazione. Le principali fasi della ricerca sistematica sono:
1 - descrivere dettagliatamente le specie.
2 - nominare le specie in modo univoco per mezzo di un binomio (o trinomio) latino secondo le regole della nomenclatura.
3 - riunire specie con caratteristiche comuni all'interno di entità gerarchiche predefinite (genere, famiglia, ordine, classe, phylum, regno). Tali gruppi sono chiamati taxa; il ramo della sistematica che si occupa di dare questi nomi è la tassonomia.
Attualmente si utilizza un sistema naturale nel quale gli organismi geneticamente più vicini sono classificati insieme ed il nome delle specie viene assegnato sulla base di relazioni filogenetiche. Esistono anche dei sistemi artificiali in cui alcuni caratteri (spesso quelli di più facile osservazione) sono scelti come base per la classificazione (come le guide fotografiche che dividono i fiori in base al colore).
![]() Morfologia esterna delle valve di un brachiopode I Brachiopodi costituiscono un phylum di grande importanza paleontologica e sistematica in quanto in gran parte estinti. Le poche specie ancora viventi sono studiate dalla malacologia e apprezzati dai collezionisti di conchiglie. Nell'immagine la denominazione morfologica di una Terebratula sp. del Pliocene medio dell'astigiano. |
![]() Varietà di brachiopodi nella storia geologica della Terra La sistematica ha permesso di ricostrurile la grande varietà delle disparate forme di brachiopodi fossili. Grazie al grande numero di specie estinte ed al loro valore di marker temporali sono dei "fossili guida" e pertanto molto interessanti ed importanti. |
![]() Esempio di studio anatomico di un reperto fossile Disegno originale del Mastodont angustidens trovato alla fine di settembre del 1849 lungo la ferrovia tra Dusino e Villafranca, nei pressi di San Palolo Solbrito, descritto da Eugenio Sismonda. (Memorie della reale Accademia delle Scienze di Torino, serie 2., tom. XII., 1851, pp. 175 - 245). |