![]() | Tecnologia preistorica |
![]() |
Scheggiamo un ciottolo
|
Scheggiatura di un chopping tool
![]() Attrezzatura e risultato della lavorazione Nella foto compare l'equipaggiamento che ho usato per la scheggiatura del chopping tool. I percussori sono due ciottoli di dimensioni diverse, dove il più grande è servito per dare il primo colpo necessario per ottenere la prima scheggia. Sulla destra compare il prodotto finale della lavorazione. Il coltellino multiuso serve per valutare le dimensioni. |
![]() Fasi della lavorazione di un ciottolo Nella foto ho rappresentato in sintesi la lavorazione di un chopping tool con le schegge inutilizzate prodotte. |
![]() |
![]() |
Ciottolo di quarzite grezzo Il ciottolo di quarzite grezzo è stato scelto con forma allungata e leggermante appiattita e viene orientato in modo da avere la parte "impugnabile" verso il basso. |
Refitting delle schegge Refitting del ciottolo al termine della lavorazione. Questa tecnica permette di ricostuire lo strumento eseguendo un puzzle delle schegge distaccate. |
![]() |
![]() |
Distacco della prima scheggia Dopo il distacco della prima scheggia il ciottolo viene ruotato di 180° mantenendolo orientato correttamente. Il distacco della prima scheggia ha prodotto un largo piano di percussione su cui si agirà sulla zona in alto a sinistra per staccare la seconda. |
Distacco della seconda scheggia Per staccare la seconda scheggia occorre agire in alto a sinistra nella zona del piano di percussione formatosi col distacco della prima scheggia. La lavorazione del ciottolo in tal modo ha interessato entrambe le facce: a questo punto la lavorazione è terminata. |
![]() Il chopping tool ultimato Nella fotografia compare il chopping tool completato con sua vista frontale e latera. È interesante osservare nella vista laterale il tagliente ottenuto che è lo scopo della lavorazione. |
![]() Scarto di lavorazione Le due grandi schegge prodotte durante il processo della lavorazione sono impropriamente considerate materiale di scarto, potrebbero in effetti essere utilizzate come altri strumenti litici non intenzionalmnte ottenuti e utilizzati senza ulteriore ritocco per tagliare o incidere (vi sono stati ritrovamenti che lo testimoniano). |
![]() Taglio di un ramo Ho utilizzato un ramo raccolto lungo del torrente Sura nei pressi di Torino, per testare l'efficaca del chopping tool di cui sopra. In pochi minuti sono riuscito senza fatica a tagiare facilmente il ramo nutilizzando un altro ciottolo come incudine. |
![]() Estrazione del midollo Ho utilizzato un osso di bovino reagalatomi dal mio macellaio per testare l'estrazione del midollo con un chopping tool. Ho agito longitudinalmente sull'osso e l'operazione non è stata semplice, non tanto per la forza da impiegare nell'agire, quanto per il tempo impiegato che varia in base alla muscolatura di chi opera (affaticamento). |
Scheggiatura di un bifacciale a tallone risparmiato
L'evoluzione della precedente lavorazione porta ad estendere la scheggiatura completa del ciottolo su tutte e due le facce fino a realizzare un cosidetto bifacciale.
Il bifacciale per eccellenza è l'amigdala, esiste però una tappa inermedia che consiste nel bifacciale a "tallone risparmiato", strumento più semplice. Anche in questo caso si parte da un ciottolo o un nodulo di selce abbastanza appiattito a cui con diversi colpi "sapientemente" assestati, vengono asportare schegge tutt'intorno in modo da ottenere un margine tagliente. La parte inferiore, che corrisponde presubilmente all'impugnatura, era lasciata grezza, da cui il nome "tallone risparmiato".
![]() Nodulo di selce appiattito Usando inizialmente un grosso ciottolo calcareo si agisce sul nodulo di selce intorno al suo bordo. Dopo il distacco della prima scheggia il ciottolo viene ruotato di 180° mantenendolo orientato correttamente. Il distacco della prima scheggia produce un piccolo piano di percussione su cui si agirà sulla zona per staccare la seconda scheggia e così via, similmente al chopping tool. |
![]() Scheggiatura bifacciale La lavorazione procede utilizzando un ciottolo più piccolo avendo l'accortezza di ruotare, se necessario, il pezzo di 180° dopo ogni distacco e mantenendolo orientato correttamente fino a finire, lasciando il "tallone" grezzo |
![]() Bifacciale a tallone risparmiato Al termine della lavorazione il nodulo di selce è stato trasformato in questo strumento litico che risulta essere molto simile a quelli del Paleolitico inferiore rinvenuti nei siti africani. Il cortice del notulo costituisce il tannone non lavorato. |
Utilizzazione dei bifacciali
Non si sa molto sul reale utilizzo di questi strumenti litici. Riguardo al bifacciale a tallone risparmiato si presume che il detto "tallone" costituisse una specie di impugnatura che servisse per stringere in mano lo strumento, probabilmente utilizzato per tagliare, spezzare e scavare. Riguardo invece all'amigdala, non esiste una qualche "impugnatura", infatti lo strumento risulta tagliente lungo tutto il bordo e quindi non propriamente impugnabile.