Tecnologia preistorica

La pietra levigata

Pare proprio un controsenso affermare che il culmine dell'evoluzione della tecnologia della lavorazione della pietra temini con la levigatura, un processo di lavorazione semplicissimo e banale.



Levigatura della pietra
Nel Neolitoco, pur continuando a usare strumenti in pietra scheggiata, l’uomo perfeziona una nuova tecnica per lavorare la pietra e renderla più resistente: la levigatura. Mentre la scheggiatura della selce presenta in alcuni casi una grande difficoltà di realizzazione, la tecnologia della levigatura per noi, uomini moderni, risulta più facile da comprendere e da realizzare. Per quanto riguarda un'ascie ad esempio, questa tecnologia consiste in una serie di semplici azioni che in sintesi consistono nello sfregare un ciottolo su una pietra piatta, su cui è posta della sabbia, in modo da assottigliarne una estremità fino a renderla tagliente. La levigatura corrisponde alla fase finale evolutiva della lavorazione della pietra ed è tipica del Nelolitico, ma non è esclusiva, infatti la tecnica scheggiatura rimane per poi poco alla volta scomparire.
Se si analizza la serie di azioni semplici che occorono per relizzare questa tecnologia, vediamo che in effetti implica un insieme di procedure inimmaginabili da un uomo primitivo del Paleolitico in quanto conposte dalla combinazione di diverse tecnologie. Questa tecnica, portando il classico esempio dell'ascia, prevede le seguenti fasi lavotative:

Fase 1 - ricerca di un ciottolo adatto con preventiva messa in forma dell’utensile (scheggiatura) se necessario
Fase 2 - ricerca di un levigatoio su cu eseguire l'operazione
Fase 3 - l’utilizzo di un abrasivo adatto (come sabbia ricca di granuli di silicio)
Fase 4 - impiego dell’acqua per lubrificare (occorre anche in contenitore dove conservare il liquido)
Fase 5 - costruzione di un supporto su cui inserire l’oggetto (di solito legno e/o corno)

L'elenco di queste operazioni che ognuno di noi sarebbe in grado di compiere senza problemi (al contrario per quanto riguarda la scheggiatura), per un uomo del Paleolitico causa la loro complessità erano impensabili, lo testimoniano le decine di migliaia di anni che intercorrono tra il Paleoitico inferiore ed il Neolitico.




Piccola ascia neolitaca levigata
Una classica ascia neolitica in basalto proveniente dal deserto presso Tabouright, Marocco.




Macina neolitica
La levigatura della pietra ha condotto poi all'invenzione della macine per triturare e polverizzare i cereali e creare delle farine (esemplare proveniente dal deserto presso Alnif, Marocco).



Costruzione di un'ascia del Neolitico
Una sintesi delle varie tecnologie preistoriche la si può verificare nella ricostruzione di un’ascia neolitica immanicata detta herminette (si utiizza il termine farncese per tradizione). A livello dimostrativo riporto la sua realizzazione che non risulta molto facile per la complessità delle operazioni. Questo utensile, per un uomo del Neolitico, rappresentava il massimo della tecnologia raggiungibile.
Riguardo a questo strumento occorre precisare che la parte in pietra che costituisce l'ascia veniva immanicata in un ammortizzatorenin corno di cervo che a sua volta veniva inserito nel manico in legno. Questo espediente serviva a rendere elastico (ammortizzato) il colpo inferto in modo che al punta in pietra non si rompesse
Per la realizzazione di questo progetto occorrono anche attrezzi litici in selce realizzati tramite scheggiatua, come si vedrà, quali un raschiatoio, un un bulinoed un denticolato. Questi strumenti sono stati realizzati in precedenza.
L'attrezzo primitivo che ho riprodotto è corripondente a quelli rinvenuti in vari siti, di seguito ho illustrato le varie fasi. Tutto il materiale impiegato per la realizzazione dello strumento è stato raccolto sul greto del fiume Stura nelle valli presso Cantoira (TO). La durata totale della lavorazione è di circa due giorni lavorativi, temendo conto del mio fisico che è normale.




Levigatura del ciottolo
Per realizzare l'ascia ho raccolto un ciottolo con forma allungata di Ofiolite (o "pietra verde"), materiale tipicamente usato. Come abrasivo ho usato sabbia di fiume ricca di elementi quarzosi posta su un grande ciottolo di fiume spezzato a metà a formare un levigatoio. Ho lubrificato la sabbia con acqua conservata in una tazza di terracotta. Quest'ultimo oggetto è il prodotto di una realizzazione di archeologia sperimentale fornitomi dagli amici del CAST (Centro Archeologia Sperimentale di Torino). Il processo di lavorazione per realizzare l'ascia ha una durata di circa 4 ore lavorative senza interruzioni.





Preparazione dell'immanicatura in legno
Con un rraschiatoio in selce realizzato tramite scheggiatua viene preparato il manico in legno dell'ascia.
Preparazione della sede dell'ammortizzatore
Con un bulino in selce realizzato tramite scheggiatua ed immanicato in corno di cervo, viene preparata la sede dell'ammortizzatore.



Taglio del corno di cervo
Con un denticolato in selce realizzato tramite scheggiatua, viene tagliato in corno di cervo per realizzare ammortizzatore che deve essere leggermente conico per essere incastrato nel manico.
Preparazione dell'ammortizzatore
Con un bulino in selce realizzato tramite scheggiatua viene preparata la sede dell'ascia nell'ammortizzatore che deve essere leggermente conica per riceverla.




Parti dell'herminette
Nella foto compaiono le tre parti che vanno a formare l'herminette, cioè: il manico in legno con il foro passante, l'ammortizzatore e la piccola ascia.




Immanicatura dell'ascia
La piccola ascia in Ofiolite viene incastrata nella sede ricavata nell'ammortizzatore in corno di cervo.




Montaggio dell'herminette L'herminette, terminata in tutte le sue parti, viene montata in modo che i pezzi siano perfettamente incastrati nelle rispettive sedi, poi risulta pronta per l'uso.




Utilizzazione dell'herminette
L'herminette serve a vari scopi, ma il più ovvio è quello che compare in questa foto dove viene utilizzata per tagliare un ramo che servirà a costruire un atro attrezzo. Lo satrumento che si vede non è l'herminette di cui sopra, ma si tratta di un'alta ascia di foggia diversa: l'ammortizzatore non è "passante", ma si infila direttamente nella testa del manico.